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Unire i punti e fare insighting di mercato….l’intelligence è conoscenza aumentata!

Partire dalle informazioni, che nel caso dell’intelligence di mercato sono in principio valutazioni qualitative sul mercato, sui concorrenti, sulle tecnologie. Nella consapevolezza di come il ragionamento e il “collegamento dei punti” possano trasformare i dati in conoscenza e dare luogo ad intuizioni che tendono alla verità quanto più di qualità è lo sforzo che tende ad unire questi punti.

Spesso l’imprenditore ci dice che lui conosce il mercato e ci chiede cosa possiamo aggiungere in più.

E’ vero….

…..imprenditore e management conoscono il contesto nel senso che vivendoci dentro ricevono continuamente input dagli interlocutori…dal distributore, dal commerciale, dal fornitore, dal concorrente, dall’associazione, etc.

L’impresa ha tante informazioni, ma va tuttavia aiutata nelle connessioni, nella creazione di reti tra queste informazioni non creando un vero è proprio asset dalla conoscenza.

Intelligence è conoscenza aumentata !

Mi piace allora paragonare l’intelligence alla realtà aumentata, ad un layer in più che si sovrappone all’impresa che serve a svariati obiettivi:

  • a reperire le informazioni mancanti sul mercato e sui concorrenti
  • a togliere incertezze dal punto di vista informativo trasformandole in certezze
  • a creare le connessioni tra le informazioni, interne ed esterne all’azienda..“connect the dots”
  • a creare insight di mercato
  • a stimolare l’imprenditore a trasformare le sue intuizioni in azioni concrete alla luce di quanto appreso sui mercati

Imprenditore o management, a seconda di chi è l’interlocutore di questi temi, sono parte dell’apertura e chiusura del cerchio dell’intelligence. Sono dell’impresa le prime informazioni, più o meno embrionali sul mercato, e sono definite assieme all’impresa le conclusioni che emergono dallo storytelling sul mercato.

Le conclusioni o insight di mercato, emergono infatti tramite un percorso di facilitazione basato sulla lettura e interpretazione del mercato. Un percorso di facilitazione che proviene dall’esterno perché il punto di vista esterno è neutrale, oggettivo, scevro da pregiudizi, bias cognitivi.

L’Intelligence facilita imprenditore e management a fare insighting ovvero a valutare l’azienda alla luce del mercato

Le conclusioni di un progetto di intelligence sono dunque gli insight, ovvero non la scoperta di qualcosa sul mercato ma l’emergere di aspetti dell’azienda, non palesi o consci sino a quel momento, alla luce del mercato. E’ bene sottolineare questo aspetto perché è qui che sta il valore del fare intelligence rispetto alla ricerca di mercato tradizionale.

Se ci limitassimo infatti a guardare e comprendere il contesto esterno avremmo uno sforzo importante a fronte di un un risultato parziale. Facendo solo analisi di mercato mancherebbe infatti la considerazione sull’impresa che oggi non opera in un contesto mercato, ma deve creare una nicchia ed una leadership del tutto peculiare e differenziante.

Le linee guida infine perché il percorso non è completo se non traiamo delle azioni di sviluppo a partire dall’attività di intelligence o se non teniamo conto degli insight di mercato nella nostra pianificazione strategica.