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L’analisi strategica deve avere lo stesso approccio della fotografia…

Una buona analisi deve poter passare da una visione aggregata dello scenario di mercato ai dettagli e particolari della domanda dei clienti, dell’attività dei concorrenti, delle nuove tecnologie, etc.

Proprio come lo zoom di una buona macchina fotografica è in grado di cogliere uno scenario ma al contempo particolari, alternando i diversi piani di dettaglio.

Dobbiamo avere presente lo scenario per supportare la nostra pianificazione di lungo periodo che oggi è un foglio di poche righe che, alla luce di scenari d’insieme, programma un posizionamento futuro di massima dell’azienda. Insomma avere la visione d’insieme ci aiuta a rispondere alla classica domanda ‘Dove vogliamo essere tra 2-3 anni?

Esempi? Si alcuni trend del futuro. La telemedicina personalizzata, le terapie geniche, la guida autonoma, l’utilizzo di robot, solo per citare materia da futuristi.

Bene, quanto sono utili questi trend alla nostra pianificazione. La risposta è poco o nulla ne in termini di pianificazione ne in termini di execution. Possiamo solo dire ‘Il mio obiettivo è essere posizionato li tra 3 anni con un certo prodotto, servizio’. Con un primo livello di analisi rispondiamo ad una domanda che risponde sostanzialmente al ‘Cosa vogliamo fare? Chi voglio essere da grande?’

Ad un certo punto deve intervenire dunque lo zoom e quindi l’analisi che coglie i dettagli che aiutano a capire Come arrivare al nostro obiettivo tra tre anni?

Tutto ciò che viene da qui in avanti in termini di analisi esula dal concetto macroeconomico e dalla ricerca di mercato ed inizia a mettere in relazione l’azienda con il mercato. Perché per capire come dobbiamo fare dobbiamo avere presente chi siamo, quali sono le nostre capacità, le nostre possibilità, etc. Subentra l’analisi di dettaglio che supporta la proiezione dell’azienda nel contesto attuale ma soprattutto nello scenario futuristico.

Ma in pratica cosa dobbiamo fare? Iniziare a rispondere a delle domande specifiche più che a guardare dei dati. I dati sul futuro non ci sono o sono delle proiezioni di massima che non aiutano molto.

Esempi ne abbiamo? Si. Quali sono i prodotti attuali che spariranno dal mercato? Quali le nuove tecnologie? Quali i dettagli di questi nuove tecnologie? Chi è il cliente di quel prodotto/tecnologia? Quali i suoi fabbisogni nel dettaglio? Quale modello di business per questi prodotti? Quali costi? Solo per citare alcuni esempi.

Tutte domande a cui all’inizio di un nuovo ciclo tecnologico è difficile rispondere ovviamente. Tuttavia se iniziamo a pensarci con la tempistica giusta arriveremo a rispondervi prima di altri. Avremo in altre parole messo a fuoco il mercato con il nostro zoom e colto i dettagli specifici che ci consentiranno di avere un vantaggio competitivo perché saremo posizionati prima ma soprattutto meglio perché avremo un migliore allineamento rispetto alle specificità del mercato.

Dunque è importante saper mantenere una visione d’insieme, che colga al volo le nuove tendenze, e al contempo andare a cogliere i dettagli. Saper guardare l’orizzonte e al contempo concentrarsi sul particolare e alternare continuamente questi punti di vista. Proprio come nella fotografia dove ci piacciono sia i panorami che i dettagli.