


L’intelligence, può essere definita come la raccolta e la successiva analisi di notizie e dati dalla cui elaborazione è possibile ricavare informazioni utili al processo decisionale.
Si realizza attraverso un percorso in cui, sulla base di obiettivi informativi ritenuti necessari per le decisioni dell’azienda e soprattutto di una condivisione ed un allineamento forte con il management aziendale da parte di chi fa intelligence dall’interno o esterno dell’azienda, vengono raccolte, elaborate, interpretate e discusse informazioni chiave utili al processo decisionale dell’azienda.
L’intelligence è il supporto che dovrebbe aiutare quotidianamente il management a prendere decisioni in un ottica di sviluppo dell’attività aziendale.
L’intelligence non è analisi di mercato ma mette l’azienda a confronto con il mercato
Non parliamo di analisi di mercato perché si va oltre la lettura del contesto esterno all’azienda, interpretando i fenomeni in relazione alle caratteristiche e agli specifici fabbisogni conoscitivi dell’azienda.
L’intelligence non pretende di sapere più dell’imprenditore ma di aiutarlo a riflettere, a rivalutare le sue convinzioni, a mettersi in discussione
Un percorso di ‘intelligence non consegna un report di mercato ad un imprenditore o al management in modo che questo venga elaborato internamente ma arriva a definire di volta in volta delle linee guida di sviluppo assieme all’azienda sulla base di informazioni di contesto oggettive, aggiornate, veritiere.
Un percorso di intelligence parte dall’azienda e non dal contesto esterno e non si limita a consegnare una reportistica di mercato.
Mi preme una considerazione particolarmente importante, ovvero il fatto che il percorso di analisi parta dall’azienda e non dal mercato come in un’analisi tradizionale. La logica è infatti quella di anticipare il mercato e di agire preventivamente rispetto al cambiamento di questo considerando i punti di forza dell’azienda e lo scenario in cui l’azienda opererà in prospettiva.